ArtNon Fungibles Kittens

Non Fungibles Kittens

Si parla continuamente di NFT oggi ma già nel 2017 CryptoKitties, uno dei primi giochi al mondo a basarsi sulla tecnologia Blockchain, spopolava in tutto il mondo congestionando addirittura la rete.
E proprio come le cryptomonete, anche i criptogattini possono essere acquistati, venduti o scambiati.
Ogni gatto virtuale ha un proprio genoma ben distinto da 256 bit, con un suo DNA e 12 attributi, chiamati cattributes, che possono essere passati alla prole: livrea, forma della bocca, forma degli occhi, i colori.

Il primo NFT della storia si chiama Quantum ed è un’animazione di un ottagono che cambia continuamente colore. Una GIF praticamente venduta da Sotheby’s per 1.5M di dollari. I Non Fungible Token non sono di certo una novità, sono stati inventati nel 2000 anche se se ne sentì parlare solo nel 2017.

La loro reale prima applicazione fu nel gioco Crypto Kitties in cui si potevano allevare e vendere gattini digitali a suon di criptovaluta. Alcuni cripto-gattini sono stati venduti addirittura a 150mila dollari.

Il più famoso tra gli NFT resta senza alcun dubbio “Everydays – The first 5000 Days“, un collage di cinquemila opere digitali realizzate da Beeple, nome d’arte del designer Mike Winkelmann. L’opera è stata venduta per 69,3 milioni di dollari dalla casa d’aste Christie’s.

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